XIX, 36 (luglio-dicembre 1997)

ARTICOLI:

578) ENZO NOE' GIRARDI, Poesia e attualità. A proposito di Carducci, pp. 3-26.
Prendendo spunto da un recente articolo sulla questione dell'attualità del Carducci, l'autore sostiene l'irrilevanza critica della questione stessa, in quanto non riguarda il fatto della poesia, che, se è poesia, è sempre attuale, bensì le mutevoli condizioni culturali della sua ricezione. Che la poesia del Carducci sia vera poesia - più o meno attuale ch'essa appaia ai lettori d'oggi - è criticamente dimostrabile soltanto in termini di storia letteraria, come manifestazione di un sistema espressivo intermedio tra qullo romantico, manzoniano e leopardiano, e quello novecentesco dei poeti puri. Ciò risulta in particolare dal confronto che l'autore istituisce tra il primo coro dell'Adelchi e la lirica carducciana Sui campi di Marengo.

579)MASSIMO DE BORTOLI, Allegoria, simbolo e utopia in Ernst Bloch e in Walter Benjamin (seconda parte), pp. 27-44.
In questa seconda parte il saggio analizza la funzione specifica delle figure dell'utopia, che oscilla tra la figura dell'allegoria e quella del simbolo. La prima rispetta le particolarità e la molteplicità dei fenomeni, pur restando nell'ambiguità del riferimento plurivoco al senso, mentre la seconda si concentra nell'unità del rinvio a un senso ultimo, pur rischiando con ciò di dare spazio a una concezione immanentistica della realtà. E' soprattuto Walter Benjamin che giunge a una rivalutazione dell'allegoria, in quanto essa è in grado di attuare il recupero dei frammenti della realtà, per traguardarli verso un possibile, e comunque problematico, senso trascendente.

580) PIERANTONIO FRARE, La sincerità degli affetti: sulle Rime Varie di Carlo Maria Maggi, pp. 45-74.
Nelle Rime Varie (Firenze 1688) Carlo Maria Maggi intende dar vita ad una poesia che, in quanto fedele trascrizione di una Verità anteriore, proclama di non curarsi dei lenocini stilistici. In realtà, egli fa ricorso ad una strumentazione retorica non meno curata, ma certamente diversa, da quella del concettismo a lui precedente e contemporaneo: alle figure "ingegnose" subentrano quelle "patetiche", al rapporto intellettualistico tra l'"ingegno" dell'autore e quello del lettore la corrispondenza tra i rispettivi "affetti". Sulla scorta della retorica cristiana delineata da s. Agostino, il Maggi ristabilisce il nesso tra sapientia ed eloquentia e mira alla ri-conversione del proprio lettore

581)GIORGIO CAVALLINI, La poesia decide per la vita. Breve nota su Mario Luzi (con una scheda bio-bibliografica), pp. 75-86.
La poesia di Luzi, a differenza di quella di tanti altri poeti del nostro secolo, è tesa alla ricerca di un senso: il senso della vita o da dare alla vita. Il motivo si fonda sull'intuizione che il moto della poesia, con le sue parole "agoniche", si accordi col senso, in perenne movimento, della realtà. Alcuni esempi dimostrano la crescita sicura e continua di una poesia che, invece di negare la creazione o di esserne contro, decide per la vita.

582) ELIO GIOANOLA, Sulla poesia di Roberto Mussapi, pp. 87-102.
La poesia di Roberto Mussapi è al di là del nichilismo e sperimentalismo della lirica novecentesca, ormai esaurita. La centrale metafora del 'buio' è da interpretare come recupero del luogo inconosciuto delle origini, là dove si generano tutte le potenzialità creative, che nella voce poetica trovano il loro fondamento.

 

NOTE:

583) ENZO NOE' GIRARDI, Ricordo di Renzo Negri, pp. 103-14.

584) GIUSEPPE GENCO, Quale educazione letteraria, oggi (Riflessioni sull'approccio al testo letterario e sul linguaggio della critica), pp. 115-26.

585)ANGELO D. BIANCHI, Rassegna bibliografica dantesca (III parte), pp. 127-42.


RECENSIONI:

586) MARIA LUISA MENEGHETTI, Le origini delle letterature medievali romanze, Laterza, Bari 1997 (Paolo Di Sacco), pp. 143-44

587) GIANFRANCO FOLENA, Scrittori e scritture. Le occasioni della critica, il Mulino, Bologna 1997 (Paolo Di Sacco), pp. 144-46.

588) PASQUALE GUARAGNELLA, Gli occhi della mente. Stili nel Seicento italiano, Palomar, Bari 1997 (Daniela Pisani), pp. 146-48.

589) CARLA BORONI, Dal Settecento all'Ottocento. Momenti di critica e letteratura bresciana, Corbo e Fiore, Venezia 1996 (Pier Luigi Cerisola), pp. 148-49.

590) CARLO PORTA, I Poemetti, a cura di GUIDO BEZZOLA, Marsilio, Venezia 1997 (Paolo Di Sacco), pp. 149-51.

591) EUGENIO MONTALE, Prose e racconti; Il secondo mestiere. Arte, musica, società; Indici delle opere in prosa, Mondadori, Milano 1995-1996 (Paolo Zoboli), pp. 151-52.

592) AA. VV., Montale e il canone poetico del Novecento, a cura di MARIA ANTONIETTA GRIGNANI e ROMANO LUPERINI, Laterza, Bari 1998 (Paolo Di Sacco), pp. 152-153.

593) GIORGIO CAVALLINI, Montale lettore di Dante e altri studi montaliani, Bulzoni, Roma 1996 (Paolo Zoboli), pp. 153-154.

594) DAVID LODGE, L'arte della narrativa, Vita e Pensiero, Milano 1995 (Roberto Marchi), pp. 154-55.


LIBRI DI POESIA:

595) GIANNI GASPARINI, Frantume d'oro, con una prefazione di HARALD WEINRICH, Book editore, Castelmaggiore 1997 (Simona Prone), pp. 157.


Libri ricevuti

Riviste ricevute