XVIII, 35 (genaio-giugno 1998)

ARTICOLI:

556) MASSIMO DE BORTOLI, Allegoria, simbolo e utopia in Ernst Bloch e in Walter Benjamin(prima parte), pp. 3-35.
All'interno del clima dell'espressionismo tedesco degli anni '10 e '20 si sviluppa la riflessione critica del pensiero utopico, rappresentata soprattutto da Ernst Bloch e da Walter Benjamin. Dopo aver messo in luce le principali affinità tra la concezione espressionistica dell'arte e l'estetica della pre-apparizione utopica, elaborata principalmente da Ernst Bloch, il saggio affronta, in particolare, l'analisi dell'evento letterario. La prima parte riguarda la disamina dell'estetica utopica di Ernst Bloch e dei suoi poli simbolici costitutivi, ossia la forma del cristallo egiziano nella sua funzione di rispecchiamento statico della realtà, e la categoria del gotico, nel suo aspetto di tendenza verso la fioritura della vita. Inoltre mette a tema, anche ricorrendo al prestito di categorie interpretative della semiotica,il senso dell'evento letterario in quanto luogo emergente dell'utopico.

557) NORBERT JONARD, Cristianesimo e pessimismo nella formazione inellettuale di Leopardi, pp. 35-60.
Senza ignorare le altre fonti del pensiero di Leopardi, l'Autore richiama l'attenzione su suoi rapporti problematici, da una parte, con i moralisti e gli apologisti cristiani, dall'altra con la tradizione culturale giudeo-cristiana, mostrando che, fin dal principio, egli aveva fatto del dramma della caduta l'evento principale della sua riflessione, mentre l'idea di decadenza si opponeva all'idea di progresso, alla superiorità della ragione, al dominio della natura da parte dell'uomo.

558) ELENA LANDONI, Dall'infinito di Leopardi al Leopardi infinito. Un'interpretazione inesauribile , pp. 61-88.
L'Autrice rilegge alcune pagine di critica leopardiana scritte nell'ultimo ventennio da studiosi distanti tra loro per tipo di approccio e per posizione ideologica; ne emerge un ritratto inedito del Recanatese, ma congruente e stimolante, secondo il quale l'urgente bisogno di un'adesione totale alla realtà si scontra con i limiti caratteristici dell'uomo romantico.

559) RENATO PIAZZA, I Promessi Sposi (VII, 89-99) tra retorica e poesia, pp. 89-102.
L'Autore, mentre mira a far emergere e ad illustrare la complessa costruzione retorica di una delle pagine più celebri dei Promessi sposi, cerca anche, ove possibile, di dare alle varie figure e tropi una giustificazione stilistico-espressiva, mostrandone la specifica funzionalità nell'economia estetica del contesto.

560) ANTONIO DEL VECCHIO, Le Noterelle di Giuseppe Cesare Abba tra Romanticismo ed estetismo, pp. 103-122.
L'articolo, attraverso un'accurata analisi testuale, documenta sul piano linguistico-stilistico la presenza nelle Noterelle di quella nota di 'modernità' che sembra proiettare il capolavoro abbiano oltre i confini del Romanticismo e che la critica, soffermatasi invece prevalentemente a considerarne gli aspetti tematici e compositivo-strutturali, era riuscita finora più ad intuire che a dimostrare. E' su quel piano, infatti, che numerose ed evidenti appaiono le affinità con certi modi espressivi tipici dell'estetismo decadente e, in particolare, con quelli che solo di lì a qualche anno saranno fatti propri dall'autore del Piacere, del Fuoco e dell'Alcyone.

 

NOTE:

561) ERNESTO TRAVI, Federico Ozanam lettore di Dante, pp. 123-30.

562)ANGELO BIANCHI, Rassegna bibliografica dantesca (II parte), pp. 131-144.

563)PAOLA COLOMBO, Leopardiana, pp. 145-152.

564)PIER LUIGI CERISOLA, Buzzatiana, pp. 153-157.

 

RECENSIONI:

565) FEDERICO BERTONI,Il testo a quattromani. Per una teoria della lettura, La nuova Italia, Firenze 1996 (Simona Prone), pp. 158-159

566) WAYNE C. BOOTH, Retorica della narratività, La nuova Italia, Firenze 1996 (Roberto Marchi), pp. 159-160.

567) BRUNO PORCELLI, Il nome nel racconto. Dal Novellino alla Commedia ai novellieri del Trecento, Franco Angeli, Milano 1997 (Pierantonio Frare), pp. 160-162.

568)CARLO ANNONI,Lo spettacolo dell’uomo interiore. Teoria e poesia del teatro manzoniano, Vita e pensiero, Milano 1997 (Pierantonio Frare), pp. 163-167.

569) UMBERTO MARIANI, Per un Manzoni più vero, Società Editrice Internazionale, Torino 1996 (Luigi Derla), pp. 167-168.

570) GIOVANNI PASCOLI, Primi poemetti, a cura di NADIA EBANI, Fondazione Pietro Bembo, Ugo Guanda, Parma 1997 (P. L. Cerisola), pp. 168-170.

571) GIANCARLO MAZZACURATI, Pirandello nel romanzo europeo, il Mulino, Bologna 1995, II ed. (Paolo Di Sacco), pp. 170-172.

572) ENRICO ELLI, Cultura e poesia tra Otto e Novecento , Mucchi, Modena 1997 (Pier Luigi Cerisola), pp. 172-174.

573) CLAUDIO SCARPATI, Sulla cultura di Montale. Tre conversazioni, Vita e Pensiero, Milano 1997 (Enzo Noè Girardi), pp. 174-176.

574) AA. VV., Studi in memoria di Giorgio Varanini, I. Dal Duecento al Quattrocento, fasc, spec. di "Italianistica", XXI, 2/3 (mag.-dic. 1992) (Angelo D. Bianchi), pp. 176-82. 174-176.

LIBRI DI POESIA:

575) GIUSEPPE ANTONIO BRUNELLI, Concerto per Palma, Presentazione di Grazia Sanfilippo, Istituto Propaganda Libraria, Milano 1995 (Odile Malas), pp. 183-184.

576) VICO FAGGI, Signora d'Albuison. Trenta acrostici, Edizioni S. Marco dei Giustiniani, Genova 1996 (Nicoletta Bortolotti), pp. 184-86.

NOTIZIE DAI CONVEGNI:

577)Convegno Storia della lingua italiana e storia letteraria, Firenze, Accademia della Crusca, 29-30 maggio 1997 (Elena Landoni), pp. 187-188.

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Riviste ricevute