XVIII, 34 (luglio-dicembre 1997)

ARTICOLI:

539) ENZO NOÈ GIRARDI, Letteratura e critica nel pensiero di T.S. Eliot, (IV), pp. 3-30.
Il saggio, di cui le prime tre parti sono comparse nei fascicoli n. 25, 26 e 28, si conclude con l’esame degli ultimi scritti teorici eliotiani (1942-1961), concernenti, per quanto riguarda la letteratura: gli aspetti generali dell’istituzione letteraria, come il rapporto tra letteratura e lingua, la necessaria interazione tra le diverse lingue e letterature europee, le imitazioni e le influenze tra poeta e poeta, il concetto di classicità e la poesia ‘minore’; e per quanto riguarda la critica: l’affermazione del primato della critica esercitata dagli stessi poeti.

540) LUIGI DERLA, Genealogia di Ugolino, pp. 31-56.
La storia di Ugolino e dei suoi figli, le colpe dell’uno e degli altri alla luce della teodicea di Dante. Da una lettura filosofica dell’episodio e della sua problematica etico-estetica, tanto la ‘tragedia’ del Conte quanto la ‘pietà’ di Dante appaiono quanto meno improbabili.

541) OTTAVIO DI FIDIO, La fortuna di Leopardi in area anglosassone (II), pp. 57-68.
Affinità di ideologie e di poetiche fra Leopardi e alcuni poeti inglesi a lui successivi. M. Arnold e il "disinganno esistenziale". J. Thomson: entusiasmo ideologico e vena maudit. T. Hardy e la meditazione accorata sulla condizione umana.

542) MARIA CRISTINA ALBONICO, Paternità conflittuali in Sofocle, Virgilio, Manzoni, pp. 69-80.
Nell’articolo viene proposto il raffronto fra tre relazioni padre-figlio caratterizzate al loro interno da un profondo contrasto: Creonte, Mezenzio e Desiderio con il loro comportamento conducono i rispettivi figli Emone, Lauso e Adelchi alla rovina, anche se il conflitto assume, nelle diverse opere, funzioni differenti.

543) ALBERTO E. GALVAN, L’avventura delle immagini in Flaubert, pp. 81-98.
Esaminando la narrativa flaubertiana alla luce dell’ermeneutica, l’Autore ne identifica il valore artistico nella varietà delle immagini, cui Flaubert affiderebbe l’espressione della propria consapevolezza dell’inesistenza di un punto di riferimento oggettivo su cui basare il rapporto dell’uomo con se stesso e con la realtà.

 

Note

544) PAOLO DI SACCO, Su dieci modi di leggere la letteratura, pp. 99-104.

545) LUCA CARLO ROSSI, Considerazioni su un cinquantennio di manualistica liceale di letteratura italiana, pp. 105-115.

546) R. MARCHI, Per una teoria e una prassi della scrittura d’immaginazione, pp. 116-121.

 

Recensioni

547) ANNA LAURA LEPSCHY, Varietà linguistiche e pluralità di codici nel Rinascimento, Olschki, Firenze 1996 (E.N. Girardi), pp. 122-123.

548) EZIO RAIMONDI, I sentieri del lettore, Il Mulino, Bologna 1994 (A. Avanzi), pp. 123-124.

549) AA. VV., Miscellanea di Italianistica in memoria di Mario Santoro, a cura di M. CATAUDELLA, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1995 (P. Zito), pp. 125-127.

550) GIORGIO BÀRBERI SQUAROTTI, Storia della civiltà letteraria italiana, vol. V: Il secondo Ottocento e il Novecento, tomo II, UTET, Torino 1996; GIAN LUIGI BECCARIA, C. DEL POPOLO, C. MARAZZINI, Storia della civiltà letteraria italiana, vol. VI: Profilo dell’italiano letterario e Indice generale dei nomi, UTET, Torino 1996; FRANCO BRIOSCHI, COSTANZO DI GIROLAMO (a cura di), Manuale di letteratura italiana. Storia per generi e problemi, vol. IV: Dall’unità di Italia alla fine del Novecento, Bollati Boringhieri, Torino 1996 (P. Di Sacco), pp. 127-130.

551) MARCO SANTORO, Storia del libro italiano, Editrice Bibliografica, Milano 1995 (P. L. Cerisola), pp. 131-132.

552) ELIO GIOANOLA, Leopardi, la malinconia, Jaca Book, Milano 1995 (P. L. Cerisola), pp. 133-135.

553) VINCENZO GIORDANO-ZOCCHI, Memorie di un Ebete, a cura di MARIA CRISTINA CAFISSE, Federico & Ardia, Napoli 1995 (P. L. Cerisola), pp. 135-136.

554) LUIGI SCORRANO, Presenza verbale di Dante nella letteratura italiana del Novecento, Longo, Ravenna 1994 (G. De Marco), pp. 136-137.

555) ADA RUSCHIONI, Alvaro critico e altri saggi, Vita e Pensiero, Milano 1995 (P. L. Cerisola), pp. 137-139.