XVI, 29-30 (gennaio-dicembre 1995)
(nuova serie). Indice quindicennale di "Testo"ARTICOLI:
481) ENZO NOÈ GIRARDI, Per la ripresa di "Testo" e degli studi d’italiano, pp. 3-9.
482) ELENA LANDONI, Da Guittone a Dante: storia di una rivoluzione semantica
non annunziata, pp. 10-39.
Guittone e Dante, preceduti dall’intervento periferico ma determinante di Iacopone, rappresentano
episodi lirici emergenti in cui il codice cortese passa da un prevalente spessore semantico laico
ad uno religioso, secondo un’evoluzione radicale ma mimetizzata entro associazioni sintagmatiche
tradizionali. In Dante, particolarmente, l’accezione etica non smentisce, ma recupera quella
cortese, "svelandone" il contenuto latente di Verità.
483) LUIGI DERLA, L’altro Virgilio dantesco, pp. 40-71.
Quello di Dante è il Virgilio profeta e onnisciente della tradizione medievale. - Discussa
l’interpretazione di Virgilio come allegoria della ragione. - Razionalismo, misticismo e averroismo
in Dante. - L’uso simbolico dell’allegoria. - La relazione simbolico-figurale
Dante-Virgilio-Beatrice. - Chi è Lucia. - Apocalisse-Eneide-Commedia. - La missione di
Virgilio. - Eden-Impero- Millennio. - L’Impero e la Città di Dio.
484) CONO ANTONIO MANGIERI, Dante e la sua "prima gente",
pp. 72-103.
Nell’articolo si esamina la sostenibilità delle soluzioni avanzate dai critici circa il
significato allegorico delle "quattro stelle" ed il significato storico della "prima
gente" (Dante, Pg. I, 22-7). Attraverso nuove considerazioni di natura
retorico-linguistica, si giunge ad un’originale conclusione esegetica, con la quale si toglie al
binomio "prima gente" il tradizionale valore cronologico (Adamo ed Eva, Antichi Romani) e
si opta per un valore intellettuale generico.
485) ENZO NOÈ GIRARDI, Per Alberto Chiari: Dante, Lorenzo,
Michelangiolo, pp. 104-118.
Nel marzo scorso il Prof. Alberto Chiari ha compiuto novantacinque anni. In
questa occasione la Crusca lo ha eletto emerito, e l’Accademia Florentia Mater lo ha accolto tra i
suoi come "eminente concittadino". Come già in precedenti occasioni, anche
"Testo", espressione della scuola che da lui ha preso origine, intende onorarlo
pubblicando qui il discorso, rimasto inedito, che il direttore della rivista, suo allievo e
successore, pronunciò a Palazzo Vecchio nel maggio del ‘92, quando il Comune di Firenze
conferì a Chiari una medaglia d’oro per i suoi meriti di studioso di Dante.
486) OTTAVIO DI FIDIO, La fortuna di Leopardi in area anglosassone, pp.
119-38.
1) La situazione degli studi accademici di letteratura italiana e la fruizione dell’opera
leopardiana in ambito universitario e fuori. 2) Le traduzioni in lingua inglese. 3) I lavori
teatrali e narrativi ispirati dalla biografia di Leopardi.
487) PIER LUIGI CERISOLA, Espressionismo pascoliano, pp. 139-71.
La perplessità manifestata dal Croce fin dal suo primo saggio pascoliano del 1907 si è
ormai consolidata in una sorta di topos critico che ancor oggi accompagna ogni tentativo di
determinare i caratteri peculiari dell’opera di Giovanni Pascoli. L’A. propone qui una nuova
prospettiva di lettura testuale che, rinunciando innanzitutto ai troppi condizionamenti esterni -
biografici, psicoanalitici, sociologici, ideologici - che hanno finora ipotecato aprioristicamente
gli esiti ermeneutici di tante ricerche, mostra come la categoria dell’"espressionismo"
sia in grado di vincere le ragioni di quella perplessità, configurandosi come un persuasivo
criterio unificante della poesia pascoliana.
NOTE:
488) ADA RUSCHIONI, Le "testimonianze" di Alberto Chiari, pp.172-173.
489) MARCO MERLIN, Omertà della critica, pp. 174-178.
490) ANGELO DOMENICO BIANCHI, Rassegna bibliografica dantesca (prima parte), pp. 179-193.
491) ALBERTO CASTEGNARO, Un inedito (?) di Roberto Bracco, pp. 194-197.
492) MARIA GRAZIA BAJONI, Due lettere inedite di Ada Negri, pp. 198-201.
LIBRI DI POESIA:
493) MICHELE DE PADOVA, Stabat poëta dolorosus, Il gallo vespertino, Ravenna 1991 (N. Bortolotti), pp. 202-204.
494) Nota su Carlo Calori (N. Bortolotti), pp. 204-205.
RECENSIONI:
495) GUIDO CAVALCANTI, Rime, a cura di L. CASSATA, Donzelli, Roma 1995 (P. Di Sacco), pp. 206-209.
496) SERGIO CRISTALDI, La "Vita nuova" e la restituzione del narrare, Rubbettino, Messina 1994 (E. Landoni), pp. 209-210.
497) GIORGIO VARANINI, Lingua e letteratura italiana dei primi secoli , Giardini, Pisa 1994 (A. D. Bianchi), pp.211-12.
498) LUIGI SERRA, Satire politiche, a cura di M. C. TRIONFI e E. VILLA, Costa & Nolan, Genova 1994 (C.C. Raspagni), pp. 212-213.
499) ALFREDO DE PAZ, Europa romantica. Fondamenti e paradigmi della sensibilità moderna, Liguori, Napoli, 1994 (P. Di Sacco), pp. 213-15.
500) ANGELO PIERO CAPPELLO, Invito alla lettura di Capuana, Mursia, Milano 1994 (P. Di Sacco), pp. 215-216.
501) CARMELO MUSUMARRA, Di là del mare. Saggi di critica verghiana, Palumbo, Palermo 1994 (C. C. RASPAGNI), pp. 216-217.
502) MARIA ISABELLA VINCENTINI, Varianti da un naufragio. Il viaggio marino dai simbolisti ai post-ermetici, Mursia, Milano 1994 (E. Morandi), pp. 217-218.
503) NINO BORSELLINO, Critica e Storia. Rendiconto di fine secolo, Kepos, Roma 1993 (P. L. Cerisola), pp. 219-220.
INDICE QUINDICENNALE DI "Testo", a cura di PIER LUIGI CERISOLA, pp. 229-304