XII, 22 (luglio-dicembre 1991)

ARTICOLI:

343) ALBERTO CASTEGNARO, Reminiscenze della Commedia nelle poesie del Manzoni prima della conversione, pp. 3-22.
Una schedatura completa delle poesie del Manzoni precedenti la conversione permette di cogliere una quantità di reminiscenze verbali e calchi della Divina Commedia. Il fenomeno, presente in forma meno esplicita anche nelle poesie della maturità, nelle prime è facilitato dall’uso, poi abbandonato, dei metri danteschi (endecasillabo, terzina); ma più che un’imitazione materiale rivela un interesse profondo e una lettura appassionata del poema di Dante, anche in parti abitualmente meno frequentate e popolari.

344) MARCELLA RODDEWIG, La mimesi interpretativa di Dante nel ‘900, fra destra e sinistra, pp. 23-41.
Il saggio intende esplorare la fortuna della Divina Commedia nel ‘900, mediante sondaggi su testi poetici ideologicamente connotati, nei quali il filtro interpretativo si esplica attraverso la ricreazione mimetica o deformante del modello letterario dantesco. Così, se Pasolini conferisce dei tratti lirici alla propria trascrizione dell’Inferno, con l’affondamento del Titanic di Enzensberger siamo invece in presenza di una dissacrazione blasfema e corrosiva del testo; mentre in Ungaretti è soprattutto la metafora dantesca della luce come speranza di salvezza a conservare tutta la sua attualità.

345) FRANCESCO DI GREGORIO, Le traduzioni novecentesche della Divina Commedia nei dialetti italiani, pp. 41-68.
Il saggio cerca di individuare le ragioni che hanno favorito, nel Novecento, le varie traduzioni dialettali e in dialetto della Divina Commedia, e quelle che, a giudizio dell’A., impediscono al dialetto di innalzarsi ad arte per il tramite del poema dantesco. Sul piano bibliografico, esso è un aggiornamento, fino al 1988, della bibliografia proposta dal Fichera nel suo fondamentale volume Letture dialettali dantesche del 1959.

 

NOTE:

346) ENZO NOÈ GIRARDI, L’intelligenza della poesia, pp. 69-73.

347) ELENA LANDONI, Strutture lessicali ricorrenti nel modello medievale del motto verbale arguto: il caso di Decamerone, VI, 9 e dell’antica vita iacoponica, pp. 74-81.

348) MARIA TERESA GIRARDI, Sviluppi della drammaturgia pastorale nell’Europa del Cinque-Seicento, pp. 82-86.

349) ANGELO BIANCHI, Alfieriana, pp. 87-89.

 

RECENSIONI:

350) PETER DRONKE, Dante e le tradizioni latine medioevali, il Mulino, Bologna 1990 (E. Landoni), pp. 90-92.

351) GUGLIELMO GORNI, Lettera nome numero. L’ordine delle cose in Dante, il Mulino, Bologna 1990 (P. Frare), pp. 93-96.

352) AA. VV., Da Leopardi a Montale. Aggiornamenti di letteratura ottocentesca e testimonianze di scrittori contemporanei, a cura di PAOLA PAGANUZZI e PIERANGELO RABOZZI, Grafo, Brescia 1990 (G. Mazzucchelli), p. 97.

353) AA. VV., Ungaretti nel centenario della nascita. Atti del convegno di studi, Busto Arsizio, 6-7 maggio 1988, a cura di ALBERTO BRAMBILLA, Freeman, Busto Arsizio 1989 (G. Mazzucchelli), p. 98.

354) EMERICO GIACHERY, Nostro Ungaretti, Studium, Roma 1988 (G. Mazzucchelli), pp. 98-99.

355) Scrittori triestini del Novecento, antologia a cura di MANLIO CECOVINI, MARCELLO FRAULINI, OLIVIERO HONORÈ BIANCHI, BRUNO MAIER, BIAGIO MARIN, FABIO TODESCHINI, introduzione di CARLO BO e di BRUNO MAIER, Lint, Trieste 1991 (II ediz.) (G. Baroni), pp. 99-100.

356) FRANCESCO CALLARI, Pirandello e il cinema, Marsilio, Venezia 1991 (P. Di Sacco), pp. 100-102.

357) NELLA GIANNETTO, Il coraggio della fantasia. Studi e ricerche intorno a Dino Buzzati, Arcipelago, Milano 1989 (P. L. Cerisola), pp. 103-104.

358) GIANFRANCO CONTINI, Amicizie, a cura di PIETRO GIBELLINI, Scheiwiller, Milano 1991 (E. N. Girardi), pp. 104-105.

359) GIUSEPPE GUARNIERI, Ritorno nel tempo, Prometheus, Milano 1990 (G. Langella), pp. 105-106.

360) Libri di poesia (N. Bortolotti), pp. 107-109.

361) THEODOR KRAMER, Gli ultimi asili. Die letzen Herbergen. Poesie, introduzione di P. H. KUCHER, note di S. BARTOLI, Longo, Ravenna 1985 (E. Y. Dilk), pp. 109-111