XII, 21 (gennaio-giugno 1991) - Atti del Convegno su Il primo tempo del teatro di Pirandello (Benevento, 10 settembre 1990)

ARTICOLI:

326) ENZO NOÈ GIRARDI, L’arte di Pirandello, pp. 7-19.
Riassumendo la storia della critica su Pirandello, con particolare attenzione al saggio di Benedetto Croce, l’A. perviene a identificare nelle tre commedie, La ragione degli altri, L’uomo, la bestia e la virtù e Liolà, rispettivamente: l’aspetto sociologico, quello artistico in senso tecnico, e quello più propriamente poetico del teatro pirandelliano.

327) ITALO VACCARINI, Modi della maschera in tre drammi di Pirandello, pp. 20-34.
L’A. esamina la prima produzione teatrale di Pirandello nella prospettiva del triangolo borghese come riflesso di una realtà sociale.

328) LAURA GRANATELLA, La ragione degli altri, pp. 35-40.
È preso in esame il primo tempo del teatro pirandelliano, con particolare attenzione a questo testo di cui l’autrice ricostruisce la storia interna, piuttosto tortuosa. Il consueto triangolo borghese mette qui in risalto un personaggio femminile particolarmente congruo, inteso come tramite dei poteri della natura.

329) PAOLO DI SACCO, Tre Liolà di Pirandello, pp. 41-64.
L’A. analizza la "commedia campestre" Liolà in rapporto agli altri due testi pirandelliani (il cap. IV del Fu Mattia Pascal e la novella La mosca) in cui compare, pur se sotto diverse spoglie, il medesimo protagonista. Questa lettura "circolare" coglie la complessa simbologia del personaggio di Liolà: la vicenda del suo matrimonio fallito è figura di una strutturale ambiguità, che si esprime nei motivi del "doppio", della sparizione dell’io e della fusione "panica" con la natura.

330) ALESSANDRO CARRERA, La caduta della luna. L’esperienza della distanza nel XXXVII canto di Leopardi ("Odi, Melisso..."), pp. 65- 83.
L’A. esamina il poco conosciuto ma bellissimo frammento leopardiano Odi, Melisso, da una prospettiva che si richiama alla filosofia heideggeriana.

331) ANNA MEARDI, Un critico cattolico e una rivista battagliera: Pietro Mignosi e "La Tradizione", pp. 84-99.
L’articolo presenta l’interessante quanto poco conosciuta figura di Pietro Mignosi, filosofo, scrittore, critico e animatore culturale cattolico di inizio ‘900. Sono soprattutto la rivista da lui fondata, "Tradizione", e le intuizioni della sua teoria critica a suscitare attenzione. La rivista, vivace e battagliera, si rivelò fulcro di un vero e proprio movimento culturale cattolico; la teoria critica, basata sul principio della carità come atteggiamento di apertura e simpatia verso gli autori studiati, non è priva di spunti attuali.

 

NOTE:

332) GIOVANNA BARLUSCONI, Il sensibile e la trasgressione nell’arte contemporanea, pp. 100-105.

333) PIER LUIGI CERISOLA, Beatrice nell’opera di Dante e nella memoria europea, pp. 106-109.

334) PIERANTONIO FRARE, L’ultimo D’Arrigo, pp. 110-112.

 

RECENSIONI:

335) MARCO SANTORO, Il libro a stampa, Liguori, Napoli 1990 (P.L. Cerisola), pp. 113-114.

336) MICHELE D’ANDRIA, Il volo cosmico di Dante propellente Beatrice-Poesia e altri saggi per un nuovo Commento della Divina Commedia , Edizioni dell’Ateneo, Roma 1987 (G. D’Alò), pp.114-117.

337) TOBIA T. TOSCANO, La tragedia degli ipocriti e altre letture dantesche, Liguori, Napoli 1988 (G. D’Alò), pp. 117-118.

338) EZIO RAIMONDI, I lumi dell’erudizione. Saggi sul Settecento letterario, Vita e Pensiero, Milano 1989 (A. Bellio), pp. 119-120.

339) CARLO ANNONI, Capitoli sul Novecento. Critici e poeti, Vita e Pensiero, Milano 1990 (P. Frare), pp. 120-121.

340) ADA NEIGER, Il poeta e la parola. Concordanze de La barca di Mario Luzi, Edizioni Università per gli stranieri, Perugia, 1983 (P. Frare), p. 122.

341) MANLIO CECOVINI, Escursioni in Elicona, introduzione di GIORGIO BARONI, LINT, Trieste 1990; MANLIO CECOVINI, Testimone del Caos, Istituto Giuliano di Storia, Gorizia 1990 (A. Rondini), pp.122-124.

342) Rassegna di riviste (N. Bortolotti), p. 124.